Nel Museo di macchine “Enrico Bernardi” sono conservati i principali esemplari di motore a combustione interna che hanno segnato la storia motoristica in Europa nella seconda metà del XIX secolo.
Tutti i reperti esposti: dal motore atmosferico (1878) alla motrice Pia - a semplice e doppio effetto (1882-1884) - funzionate secondo un ciclo misto ad azione diretta ed atmosferico, dagli esemplari di motore Lauro a 4 tempi (1887-1896) al carello mono-ruota per sospingere una comune bicicletta (1893) - soluzione che anticipa i moderni motoscooter - fino alla vettura a 3 ruote (1894), sono stati costruiti da Enrico Bernardi.
Il funzionamento dei motori esposti è stato ripristinato in anni recenti seguendo le indicazioni del Bernardi annotate nei suoi quaderni, ed è visibile nei filmati riprodotti dai monitor presenti nel museo.
La vettura Bernardi avente targa 42-2, il cui atto di immatricolazione è tuttora conservato presso gli archivi dell’ACI di Padova, è perfettamente funzionante e “marciante” su strada piana senza alcuna alterazione di assetto rispetto al passato.
Nel Museo sono altresì conservati alcuni quaderni autografi nei quali il Bernardi annotava le sue idee e i risultati delle sue ricerche, insieme ad alcuni disegni di componenti dei motori esposti.
Il Museo, in linea con gli indirizzi più recenti della museologia, consente ai visitatori diversi livelli di lettura: dai filmati video agli approfondimenti tecnici sui singoli reperti esposti mediante l’ausilio di schermi interattivi.