Pochissimo sappiamo di questo costruttore, originario di Cortina d'Ampezzo, se non che fu l'allievo prediletto di Rodella e che ne divenne il legittimo successore alla Specola. La stima di cui godeva Stefani da parte dei professori era risaputa: l'astronomo Giovanni Santini cita più volte gli strumenti realizzati ad “opera dell'abilissimo nostro meccanico Giuseppe Stefani” e anche Dal Negro si era avvalso delle abilità di Stefani. Morì anch'egli giovane, nel 1842. 

Gli strumenti di Stefani sono ora conservati nella Collezione di strumenti di topografia e di geodesia del Dipartimento d'Ingegneria Civile Edile e Ambientale, al Museo della Specola, al Liceo Foscarini di Venezia e al Liceo Maffei di Verona.