Di Angelo Sonda, che succedette a Francesco Tessarolo, si sa pochissimo: originario probabilmente di Padova, ricoprì il ruolo di macchinista del Gabinetto di Fisica dal 1843 al 1870. Parallelamente a questa attività, Sonda si dedicò anche alla costruzione di macchine agricole, considerate di ottima fattura, ma i cui prezzi erano giudicati elevatissimi. Il meccanico divenne inoltre noto per la costruzione di macchine magneto-elettriche, utilizzate anche per l'elettroterapia. 

Gli strumenti di Sonda sono ora conservati al Museo di Storia della Fisica e al Liceo Tito Livio di Padova.