Aratro Ridolfi

Inventore: Cosimo Ridolfi (n. 1794 - m. 1865). Politico toscano, attivo nello sviluppo delle tecniche agricole e nella formazione di settore.

Costruttore: Sconosciuto

Datazione: primo quarto dell'Ottocento

Descrizione

Modello di aratro, che riproduce le fattezze dell’originale progettato da Cosimo Ridolfi. La somiglianza iconica è perfetta sia nel rapporto dimensionale sia nei materiali utilizzati

Una svolta positiva nell’evoluzione dell’aratro in Italia si ebbe quando, a seguito di esperienze condotte in America e in alcun i paesi europei, Cosimo Ridolfi, prima ministro nel Granducato di Toscana e poi senatore del Regno d’Italia, iniziò a studiare, assieme all’abate Raffaello Lambruschini, la teoria del distacco della fetta di terreno arato e del suo più razionale rovesciamento, che consentì di realizzare profili più idonei ed efficienti del vomere, del coltello (o coltro) e del versoio. Ridolfi sviluppò l’idea con interessanti studi teorici, dimostrando che quando si opera su di una materia così eterogenea come il terreno non può esistere una curvatura unica in quanto differente è il coefficiente d’attrito tra il versoio e i diversi terreni.

Materia: legno e ferro

Misure: lunghezza 47,5cm, larghezza 12cm, altezza 17cm

Studiosi correlati: Raffaello Lambruschini (Genova, 14 agosto 1788 – Firenze, 8 marzo 1873), politico, agronomo e pedagogista italiano.

Collocazione: Dip. Territorio e Sistemi Agro-forestali

Autore scheda: Raffaele Cavalli

Fotografia: Claudio Nerva

Diritti: Università degli Studi di Padova