Skyphos

Classe e produzione: ceramica apula / imitazione

Ambito culturale: produzione italiana / imitazione stile di Gnathia

Datazione: metà del Novecento

Descrizione

Vaso ceramico in stile di Gnathia che presenta alcune anomalie sia per quanto riguarda la forma sia nella decorazione.
Il rivestimento appare metallescente (sintomo di una cottura ad alte temperature, solitamente non diffusa nei prodotti in stile di Gnathia) e gli elementi decorativi caratterizzanti (un tralcio orizzontale d’edera al di sotto dell’orlo del vaso e il punto di congiunzione fra tale spazio e la pancia del manufatto) si contraddistinguono per una sovraddipintura rossastra non attestata in letteratura ed eseguita superficialmente. Inoltre, il vaso presenta una baccellatura, chiaro richiamo agli esemplari metallici, che indica la modalità produttiva dell’intera forma, ossia mediante calco, tecnica non particolarmente diffusa in questo periodo e per questa classe ceramica.

Sebbene l’oggetto intenda imitare un vaso antico, in particolare un vaso potorio, uno skyphos, commercializzato fra la fine del IV e l’inizio del III secolo a.C., esso è in realtà un prodotto contemporaneo, realizzato molto probabilmente nel Secondo dopo guerra.

Materia e tecnica: terracotta / stampo

Misure: altezza 10.4cm (diametro orlo 9.3cm, diametro piede 4.6cm)

Provenienza: Collezione Merlin-Hieke, Padova

Collocazione: Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte

Codice bene: Merlin110

Bibliografia

  • Zamparo L., 2017-2018 - "Collezionismo e autenticazione all’Università di Padova: la ceramica sovraddipinta e in stile di Gnathia nelle collezioni Mantova Benavides, Marchetti e Merlin". Tesi di Specializzazione in Beni archeologici, rel. Prof. Monica Salvadori, correlatore Dott.Monica Baggio, Università degli Studi di Padova. P. 85.

Autore scheda: Luca Zamparo

Fotografia: Michele Barollo, Simone Citon

Diritti: Università degli Studi di Padova