
Classe e produzione: ceramica attica a figure rosse
Autore: Pittore di Kleophon (cerchia)
Ambito Culturale: greco / produzione attica
Datazione: 420- 410 a.C.
Descrizione
Kelebe attica a figure rosse attribuita alla cerchia del pittore di Kleophon, attivo nella seconda metà/fine del sec. V a.C. La kelebe è un tipo di cratere, ovvero un vaso utilizzato per la mescita del vino. La particolarità di questo tipo di cratere sono le anse verticali, a sezione cilindrica, che si sviluppano dal ventre del vaso all’orlo. La decorazione accessoria è molto ricca: sono presenti foglie lanceolate sul collo e sul piano dell’orlo, baccellature sulle spalle, tralcio d’edera stilizzato sul taglio dell’orlo e sui due lati verticali dei riquadri metopali, palmette sul piano delle anse. Le scene figurate sui due lati del vaso sono contenute negli spazi metopali. La scena principale riporta un episodio riferibile alla lampadedromia, una corsa a squadre con le torce, tipica di Atene. Al centro della scena una figura maschile ammantata regge una verga; ai suoi lati stanno due figure di giovani atleti con corona di cui quello di sinistra regge una torcia. Sul lato opposto è presente una scena generica di colloquio con tre figure maschili ammantate: quella a sinistra regge un bastone. Le condizioni di conservazione del manufatto sono buone: la vernice nera presenta estese chiazze rosse nella parte inferiore del vaso: si tratta di un’imperfezione generatasi probabilmente in fase di cottura del manufatto.
Questo cratere fa parte di un nucleo di oggetti che proviene da scavi clandestini e comprende ceramiche attiche, a vernice nera, alto-adriatiche e due candelabri bronzei. Il materiale copre un vasto arco cronologico dalla fine del sec. V a.C. agli inizi del III sec. a.C. ed è pertanto da ritenere pertinente ad almeno due sepolture. L’insieme, per la sua composizione riferibile alla necropoli dell’antica città di Spina, fu recuperato dall’Arma dei Carabinieri alla metà degli anni ’50 del secolo scorso nel territorio di Comacchio (FE) e successivamente venne affidato al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte.
Materia e tecnica: terracotta / tornio
Misure: altezza 41.4cm (diametro massimo 26.6cm)
Reperimento: Italia, Emilia Romagna, FE, Comacchio; recupero da scavo clandestino, sec. XX, metà
Collocazione: Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte
Codice bene: K24
Bibliografia
- Cracco A.E., 1970-1972 - "Il materiale spinetico del Museo del Liviano di Padova", tesi di laurea, Università degli Studi di Padova, rel. prof. L. Polacco. Pp. 10-71 e p. 226.
Autore scheda: Alessandra Menegazzi
Fotografia: Arturo Zara, Agnese Lena
Diritti: Università degli Studi di Padova