1Padova romana nella collezione Mantova Benavides

Anche la collezione cinquecentesca di Marco Mantova Benavides ospita un'importante reperto di Padova romana, una statua di offerente di età giulio-claudia rinvenuta presso le mura di Padova agli inizi del sec. XVI d.C. Originariamente acefala, la statua venne integrata con una testa databile su base stilistica alla prima metà del III sec. d.C.

2Padova romana dagli scavi di palazzo Liviano

Lo scavo per la realizzazione di Palazzo Liviano realizzato nel 1936 ha riportato alla luce, al livello delle fondazioni, una pavimentazione in cementizio a base fittile appartenente ad una domus di Patavium risalente al I sec. a.C. Il pavimento è stato staccato dalla sua sede originaria ed oggi è ospitato al centro della gipsoteca del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte.

3Padova romana dagli scavi di palazzo Bo

Uno dei monumenti meglio conservati dell'antica Patavium è il ponte di San Lorenzo. Sebbene mai completamente interrato dall’età romana sino alla tombinatura del Naviglio negli scorsi anni Cinquanta, il ponte tornò completamente alla luce solo in occasione dei lavori per le fondamenta della nuova ala del Palazzo Centrale dell’Università, commissionati da Carlo Anti e realizzati nel 1938. In quell’occasione fu intercettata l’area del porto fluviale di Patavium e fu possibile studiare il monumento e recuperare una serie di manufatti che, assieme ad un modellino in scala 1:20 dell'infrastruttura, sono oggi esposti presso il Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte.

4Padova romana e il suo territorio

Nel tempo le collezioni del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte si sono arricchite anche di reperti provenienti dal territorio dell'antica Patavium e in particolare dall'area delle Aquae Patavinae, da dove si ritiene provenga la stele di Meclonius Salvianus. Su base stilistica, sono attribuite a Padova o al suo territorio anche tre antefisse fittili.