1PERCORSI ACCESSIBILI AL MUSEO DELL’EDUCAZIONE

Museo dell'Educazione Scopri di più

Il Museo dell’Educazione propone un percorso tattile, in cui presenta opere originali, quali giocattoli, sussidi didattici, materiale e arredi scolastici. Il percorso nasce dalla domanda: “Cosa permette di conoscere il tatto, che non è pienamente percepito dalla vista?”. La risposta dei curatori è: la materia e, in parte, la forma.

Il percorso racconta i materiali del Museo attraverso la materia con cui sono realizzati, e le forme specifiche, descrivendo il modo in cui la fruizione tattile è la modalità privilegiata, fin dalla più tenera età, per la prima esplorazione del mondo. La proposta, pensata in particolare per le persone con disabilità visiva, viene molto apprezzata anche dai visitatori vedenti, che hanno così l’opportunità di comprendere nuove caratteristiche dei materiali e dei reperti proposti.

Le visite sono fruibili solo tramite prenotazione e con guida. Si prenota telefonando al call center al numero: 049 8273939 o all'indirizzo email prenotazioni.musei@unipd.it. Ulteriori informazioni sono disponibili alla seguente pagina: https://www.musei.unipd.it/it/educazione/visite

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Il Museo dell’Educazione, fondato nel 1993 dal Dipartimento di Scienze dell’Educazione, è oggi parte del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata (FiSPPA). Il Museo espone e studia tutti i materiali che consentono di documentare la storia dell’Educazione tradizionale nel suo sviluppo e cambiamento nella Storia, oltre ai metodi e agli strumenti di educazione appartenenti alla sfera domestica e alle comunità, di cui i singoli fanno parte. Questi materiali, che comprendono arredi scolastici, sussidi didattici, libri di testo e narrativa, quaderni, pagelle, giocattoli, fotografie, fondi archivistici depositati da insegnanti, famiglie o istituzioni e tutti gli arredi di un’aula scolastica, sono ciò che permette lo sviluppo e la formazione dell’individuo dalla nascita fino al raggiungimento dell’età adulta e come tali vengono riconosciuti come beni culturali, quindi conservati e valorizzati dal Museo.

Per ulteriori informazioni sul Museo vitare la pagina https://www.musei.unipd.it/it/educazione
 

2PERCORSI ACCESSIBILI AL MUSEO DELLA NATURA E DELL’UOMO – SEZIONE ZOOLOGIA

Museo della Natura e dell'Uomo Scopri di più

La sezione di Zoologia del Museo della Natura e dell’Uomo propone un percorso tattile dedicato, con 25 specie di invertebrati di piccole dimensioni in scala magnificata, ossia notevolmente ingrandite rispetto al vero, accompagnati da didascalie in braille. La proposta risulta di interesse sia per i visitatori con disabilità visive sia per i vedenti, in quanto permette di cogliere particolarità nella conformazione dei diversi esemplari non percepibili ad occhio nudo. I modelli saranno a breve affiancati da un QR code che introduce gli animali rappresentati e guida l’utente nella loro esplorazione tattile.

Il percorso tattile è fruibile nei normali orari di apertura del museo. Orari e ulteriori informazioni per organizzare al meglio la propria visita sono disponibili alla seguente pagina: https://visitmnu.it/pianifica-la-visita/biglietti/

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Il Museo della Natura e dell’Uomo è il più grande museo universitario scientifico italiano. Al suo interno accoglie un patrimonio di circa 200mila reperti, e riunisce quattro storiche collezioni patavine, precedentemente costituenti i Musei di Antropologia, di Geologia e Paleontologia, di Mineralogia e di Zoologia.
Il Museo trova le sue radici nel lascito della famiglia Vallisneri, la cui collezione venne raccolta da Antonio Vallisneri, docente di Medicina a Padova dal 1700. Nei secoli successivi le collezioni si sono arricchite tramite numerose raccolte, acquisizioni e donazioni.

Per ulteriori informazioni sul Museo e le altre sezioni visitare la pagina https://visitmnu.it/
 

3PERCORSI ACCESSIBILI AL MUSEO DI SCIENZE ARCHEOLOGICHE E D'ARTE

Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte Scopri di più

Alcuni dei più noti capolavori della scultura greca e romana sono presenti al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte grazie a riproduzioni moderne in gesso estremamente accurate e fedeli agli originali. Si tratta di una raccolta formatasi a partire dagli inizi del 20° secolo ai fini dell’insegnamento dell’Archeologia all’Università di Padova. A quel tempo l’insegnamento della scultura classica veniva impartito agli studenti di Archeologia anche grazie a questi calchi, i quali consentivano – allora come oggi – di consultare in un unico luogo capolavori, i cui originali sono in realtà sparsi nei principali musei d’Europa.
 Al “toccare esperto” riservato ai professori e ai loro allievi durante le lezioni accademiche, si è aggiunta negli ultimi anni l’esperienza tattile per tutti, grazie ad un apposito percorso tattile disponibile in due versioni: per piccoli gruppi e per classi scolastiche.

La principale caratteristica del percorso tattile del Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte è la sua inclusività. Il percorso infatti accoglie, tutte insieme, sia persone vedenti che persone con disabilità visiva e, grazie alla presenza degli operatori didattici, permette a tutte di esplorare le opere di scultura a 360° muovendosi negli spazi del Museo. Un’esperienza che va oltre la conoscenza storico-artistica della scultura antica e mira a creare ponti tra le persone partecipanti e tra queste e l’archeologia, abbattendo ogni tipo di barriera.
 
Le visite sono fruibili solo con guida, previa prenotazione al numero: 049 8273939 o all'indirizzo email prenotazioni.musei@unipd.it

Per l’attività “L’Archeologia a portata di mano (percorso tattile)” rivolta a piccoli gruppi di 10 persone al massimo, orari e informazioni sono disponibili alla seguente pagina: https://www.musei.unipd.it/it/archeologia/visite
 
Per il percorso educativo “Musei per tuttƏ: l’arte a portata di mano” progettato espressamente per classi scolastiche di ogni ordine e grado, consulta le brochure alla pagina https://www.musei.unipd.it/it/archeologia/scuole

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Il Museo si trova all’ultimo piano di Palazzo Liviano, edificio progettato tra gli anni 1934 e 1939 dall’architetto Gio Ponti e decorato nell’atrio da lavori di Massimo Campigli e Arturo Martini. La sede espositiva è suddivisa in tre sezioni principali: la collezione Mantova Benavides, le collezioni archeologiche e la gipsoteca.
Il nucleo principale del museo è la collezione Mantova Benavides, iniziata da Marco in Padova nel XVI secolo. Dopo il 1711 parte della collezione fu acquisita da Antonio Vallisneri e successivamente, venne donata dal figlio Antonio Vallisneri junior nel 1733 all’Università di Padova. Il nucleo di antichità e oggetti d’arte, preziosa ed unica testimonianza del cinquecento in Padova, diede vita all’attuale Museo. Nei secoli successivi si aggiunsero numerose altre collezioni, raccolte per finalità didattiche e di ricerca nel settore dell’archeologia.
 
 

4PERCORSI ACCESSIBILI A PALAZZO DEL BO

Palazzo Bo Scopri di più

Palazzo del Bo, storica sede dell'Ateneo patavino, è visitabile durante l'intera settimana: nei giorni feriali l'accesso è possibile solo con guida, mentre durante i fine settimana e nei giorni festivi il biglietto permette di accedere liberamente agli ambienti aperti al pubblico. Per conoscere la storia del palazzo e scoprire le prestigiose opere d'arte in esso custodite è possibile utilizzare l'audioguida gratuita, in italiano e in inglese, accessibile direttamente dai propri dispositivi tramite QRcode. Nei pressi della statua dedicata a Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, ai piedi dello scalone che dal Cortile Antico conduce al loggiato superiore, un pannello tattile termoformato in rilievo con didascalia in braille italiano/inglese invita a conoscere le vicende di questa straordinaria donna, prima laureata al mondo.

Su prenotazione è inoltre possibile partecipare a una visita guidata tattile, durante la quale esplorare gli originali elementi architettonici e scultorei, che compongono il palazzo, gli stemmi in pietra caratteristici dell’Università o ancora gli arredi progettati dal grande architetto milanese Gio Ponti in esclusiva per l’Ateneo patavino. Durante il percorso sono messe a disposizione dei partecipanti schede in braille e una mappa tattile del Teatro Anatomico, il primo esempio al mondo di struttura permanente creata per l’insegnamento dell’anatomia attraverso la dissezione di cadaveri. Sono inoltre disponibili anche calchi in gesso in scala magnificata delle oselle, le monete/medaglie donate dal Magnifico Rettore durante lo scambio degli auguri natalizi.
Per persone con disabilità uditiva è offerto il servizio di interpretariato LIS, mentre persone con gravi disabilità motorie o che non possono visitare il palazzo per vari motivi possono partecipare su richiesta a una visita guidata a distanza con l'uso dei robot di telepresenza.

Le visite guidate accessibili si prenotano tramite call center al numero di telefono: 049 827 3939 o via email all’indirizzo tour@unipd.it. Gli orari di visita e ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina web: www.unipd.it/visitebo

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Sede centrale dell’Università di Padova, Palazzo del Bo è uno dei complessi edilizi più antichi e suggestivi della città. Si compone di più corpi di fabbrica, articolati attorno a due cortili principali: quello cinquecentesco, detto “Cortile Antico”, le cui mura sono ricoperte di antichi stemmi e su cui affacciano la maestosa Aula Magna e il Teatro Anatomico; e il novecentesco “Cortile Nuovo“, che immette ad una serie di ambienti decorati da grandi esponenti dell’arte italiana sotto la supervisione del geniale designer Gio Ponti, autore anche della ridefinizione degli ambienti del rettorato e del restyling dell’Aula Magna, recentemente restaurata.
L’arte contemporanea a Palazzo del Bo è presente con dipinti e sculture di alcuni tra i maggiori artisti italiani del Novecento. Si deve ad Arturo Martini la statua del Palinuro (1947), dedicata a un comandante partigiano e omaggio alla Resistenza. Le sale del Bo conservano affreschi e mosaici di pittori come Filippo De Pisis, Achille Funi, Ferruccio Ferrazzi, Gino Severini. Nel 1995, su una parete del Cortile Nuovo, Jannis Kounellis realizza la scultura Resistenza e Liberazione, che rievoca la lotta contro il fascismo e la liberazione dell’Italia.

Per ulteriori informazioni su Palazzo del Bo visita la pagina : https://heritage.unipd.it/bo-teatroanatomico/
 

5PERCORSI ACCESSIBILI AL MUSME

Museo della Storia della Medicina (MUSME) Scopri di più

Il Museo della Storia della Medicina (MUSME) propone ai suoi visitatori un percorso tattile dedicato, con dei reperti manipolabili, una postazione olfattiva e una postazione uditiva. Il percorso nasce dal desiderio di divulgare e far scoprire la storia della medicina moderna, dall’invenzione dell’ospedale alle tecniche di indagine e studio del corpo umano. Nel percorso tattile sono presenti opere originali quali un encefalo e un cuore plastinati, ossa manipolabili e un medaglione con in rilievo il simbolo dell’Università di Padova.

Queste proposte accessibili sono disponibili solamente tramite prenotazione e con guida. Per le prenotazioni contattare il call center al seguente numero di telefono: 049.658767 o tramite una mail all’indirizzo info@musme.it; gli orari di apertura del museo e ulteriori informazioni sono disponibili alla seguente pagina: https://www.musme.it/biglietteria/

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Le origini del Museo della Storia della Medicina risalgono al 1414, quando i coniugi Sibilla de’ Cetto e Baldo Bonafari da Piombino commissionano l’erezione del palazzo, sede dell’Ospedale di San Francesco Grande, primo ospedale cittadino di Padova, attivo fino al 1798; il complesso comprendeva l’ospedale, il convento dei Frati Minori e la chiesa di San Francesco Grande. In questo edificio storico si inaugurò nel Cinquecento la didattica diretta degli studenti di medicina, che apprendevano la pratica clinica al letto dei pazienti, gettando così i semi del moderno approccio didattico nell’insegnamento universitario della Medicina. Quando venne inaugurato l’Ospedale Giustinianeo alla fine del Settecento, l’edificio restò inattivo e abbandonato fino a che, in età napoleonica, venne assorbito dal demanio e destinato ad altri usi, occupato da abitazioni, botteghe, capannoni industriali e parcheggi.
Nel 2000 si iniziò a pensare alla creazione di un museo della medicina e si decise di restaurare il complesso, divenuto proprietà della Provincia di Padova nel 1959. La ristrutturazione ebbe luogo su progetto dell’Università di Padova, l’edificio venne ribattezzato “Palazzo della Salute” e inaugurato come Museo della Storia della Medicina il 5 giugno del 2015. L’esposizione del museo è ibrida e prevede l’alternanza di reperti storici con tecnologie interattive multisensoriali.