Lo strumento venne acquistato da Giovanni Poleni per il Gabinetto di Fisica dell'Università di Padova fra il 4 agosto 1753 e il 18 agosto 1755. Poleni lo descrive nel suo "Indice delle Macchine" come “Un microscopio solare, lungo pollici 8 ½. Serve per ingrandire li piccolissimi oggetti”.
Inventore: Johann Nathanael Lieberküen, n.1711 - m.1756
Costruttore: Carlo Antonio Castelnovo
Datazione: terzo quarto sec. XVIII
Descrizione:
Lo strumento consiste in un tubo di ottone che contiene da una parte una lente piano-convessa e un portaoggetti, dove venivano posizionati i preparati da osservare. Il portaoggetti può essere fatto scorrere lungo una parte del tubo mediante una vite, permettendo così la messa a fuoco dell’immagine. All’altra estremità del tubo è inserita una seconda lente convergente ed è fissato uno specchio che viene orientato in maniera da dirigere la luce solare attraverso l'apparecchio. Lo strumento veniva fissato all’imposta di una camera buia, con lo specchio all’esterno, e i vetrini inseriti nel porta-oggetti venivano così proiettati e ingranditi fino a parecchie centinaia di volte. Si usavano soprattutto dei piccoli oggetti o animali, molto spesso insetti. Una vite inserita sullo strumento permetteva di far ruotare lo specchio intorno all’asse del tubo dall’interno della stanza, mentre un’asticina permetteva di cambiare l’angolazione dello specchio stesso. Il microscopio solare fu ideato dallo scienziato tedesco Johann Nathanael Lieberküen nel 1743.
Materiale e tecnica: ottone/vetro/legno/lega speculum
Misure: larghezza 17 cm, profondità 40 cm, lunghezza 17 cm
Studiosi correlati: Giovanni Poleni (n.1683 - m.1761). Professore di Filosofia sperimentale all'Università di Padova dal 1739 al 1761.
Parole chiave: ottica , pre-cinema
Collocazione: Università degli Studi di Padova, Museo di Storia della Fisica
Codice bene: 87
Bibliografia
- Giovanni Poleni, Indice delle macchine, Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, mss.it., cl. III, 54-55 = 4969-4970, cl. IV, 626 = 5488, 636 = 5497 [Venne redatto da Giovanni Poleni fra il 1740 e il 1761]