1Il Gabinetto di Fisica di Giovanni Poleni

Con l’inizio del Settecento, si diffusero in tutta Europa delle lezioni dette di “fisica sperimentale” – si parlava all’epoca anche di “filosofia sperimentale” – illustrate da numerosi esperimenti. Il successo delle nuove lezioni fu clamoroso, sia in ambito universitario che nei salotti e presso le corti.

E’ in questo contesto che venne creata a Padova nel 1738 una cattedra di filosofia sperimentale che fu assegnata a Giovanni Poleni (1683-1761), matematico, fisico, esperto di resistenza dei materiali, ma anche di architettura antica e di filologia. Il Gabinetto di Fisica che Poleni creò per queste nuove lezioni era situato al Bo e arrivò a contare circa quattrocento oggetti, di cui un centinaio è giunto fino ai nostri giorni.

La raccolta poleniana diventò presto famosa in tutta Europa. L’astronomo francese Jérome de Lalande la visitò nel 1765 e dichiarò nel suo “Voyage d' un François en Italie” di non conoscere “più bel Gabinetto di Fisica”, mentre l’Accademia delle Scienze di Parigi, tra i complimenti che rivolse a Poleni, gli attribuì il merito di aver messo, grazie alla preziosa raccolta di strumenti, la scuola di fisica di Padova “alla pari con le più famose del genere” (“Histoire de l'Académie Royale des Sciences”, 1763).

2Bagliori nel vuoto - Dall’uovo elettrico ai raggi X

Fra elettricità e pneumatica esiste a partire dal Seicento una sorta di "trait d'union" costituito da un settore di ricerca in cui questi due rami della fisica si intersecarono con straordinari risvolti. È lo studio delle scariche elettriche in atmosfera rarefatta, i "bagliori nel vuoto", fenomeni non solo spettacolari ma che portarono alle grandi scoperte di fine Ottocento, i raggi X, l'elettrone, la radioattività, dalle quali prenderà le mosse la ricerca fisica del XX secolo.

Si propongono qui alcuni degli strumenti che illustrano lo studio della pneumatica e dell'elettricità dal Seicento al Novecento, fino agli sviluppi delle ricerche sui "bagliori nel vuoto" e alle loro rivoluzionarie conseguenze nel corso del XX secolo.

3Strumenti del pre-cinema

Numerosi strumenti hanno segnato la storia del cinema prima del cinema, tra cui giochi ottici e altri dispositivi, che hanno contribuito a creare una nuova modalità di alfabetizzazione visiva, premessa indispensabile per la nascita dello spettacolo cinematografico. Si tratta di apparati sviluppati e utilizzati nel corso dei secoli in svariati contesti, dagli spettacoli popolari fino alle lezioni di fisica nelle università.

Dal Settecento in poi, anche il Gabinetto di Fisica dell’Università di Padova si arricchì di molti strumenti relativi alla proiezione di immagini e allo studio della visione e delle illusioni ottiche. Naturalmente, i professori non distinguevano in alcun modo questi apparecchi dal resto della strumentazione che impiegavano nelle loro lezioni di ottica. Abbiamo però ritenuto interessante raggruppare alcuni di questi strumenti per mettere in luce la loro valenza nell’ambito dell’Università di Padova. Una scelta che può anche contribuire a documentare la storia del pre-cinema in una regione come il Veneto che, ricordiamolo, attraverso i suoi ottici, i suoi lanternisti e i suoi studiosi, svolse un ruolo non indifferente negli sviluppi di questo settore.