Mummia di gatto dall'Antico Egitto

La mummia di felino è riconoscibile con ogni probabilità nella lista del "Catalogo speciale di oggetti preistorici" che Giovanni Canestrini compilò a partire dal 1879: al numero 110, infatti, compare la voce "Gatto mummificato e bendato". Sempre secondo le indicazioni del catalogo, il reperto sarebbe entrato nella raccolta a seguito di una donazione; da allora, fa parte della collezione antropologica del Museo di Antropologia.
 

Descrizione:

Involucro fasciato, contenente mummia di felino. Secondo Corrain, Zampini 1972-73 (p. 112), tale reperto proviene da Bubastis, nome greco della città egizia di Per Bastet.
Nel 2012 è stata effettuata una tomografia computerizzata del reperto che permesso di evidenziare che le bende avvolgono i resti scheletrici di un felino quasi completo (manca il cranio). Non è possibile attribuire con certezza la specie, ma non dovrebbe trattarsi di un gatto domestico.
 

Materia e tecnica: lino (?), resti ossei animali

Misure: 32 x 10 x 6 cm

Studiosi correlati: Giovanni Canestrini

Parole chiave: collezione egittologica, mummia

Indagini effettuate: tomografia computerizzata (2012)

Collocazione: Museo di Antropologia, Complesso di Palazzo Cavalli (Via Giotto, 1 - Padova)

Bibliografia:

  • Carrara N., Menegazzi A., Moser S. 2010, Collezionismo egittologico all’Università di Padova: i reperti dei Musei di Scienze Archeologiche e d’Arte e di Antropologia, in "Bollettino del Museo civico di Padova", Annata XCIX, pp. 7-25.

    Corrain C., Zampini P. 1972-73, Le collezioni etnografiche dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Padova, in "Atti e Memorie della Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona", Serie VI, Volume XXIV, pp.67-123.

Ente proprietario: Università di Padova

Codice di riferimento: n. inv. SN

Autori della scheda: Nicola Carrara

Fotografia: Nicola Carrara

Gestione dei diritti: Museo di Antropologia dell’Università di Padova.