Rocchetto d'induzione di Ruhmkorff

Inventore: Heinrich Daniel Ruhmkorff, n.1803 - m.1877. Meccanico di origine tedesca, si stabilì a Parigi dove fondò nel 1839 una ditta che acquistò rapidamente un’ottima reputazione, specializzandosi in strumenti elettrici.

Datazione: terzo quarto sec. XIX

Descrizione

Si tratta di una bobina di induzione del tipo perfezionato dal costruttore di strumenti scientifici Heinrich Ruhmkorff (1803-1877) a partire dagli anni Cinquanta del XIX secolo. L’apparecchio è montato su una base di legno. La bobina è costituita da due avvolgimenti di fili di rame coperti di seta (circuito primario e secondario) e avvolti su un nucleo di fili di ferro dolce. Due dischi di bachelite sono fissati alle estremità della bobina. L’avvolgimento di filo più interno (primario) è di diametro maggiore rispetto all’avvolgimento esterno (secondario). Si alimentava il circuito primario collegandolo a una pila mediante i due serrafili posti sulla base di legno. Un commutatore a braccia parallele permetteva di invertire il senso della corrente nel circuito primario. Dalla parte opposta della bobina è fissato un interruttore a martelletto. Quando la corrente attraversa il circuito primario, si crea un campo magnetico e il ferro dolce si magnetizza attirando il martelletto: si interrompe così la corrente nel circuito primario, cessa il campo magnetico e il martelletto torna nella posizione iniziale, chiudendo nuovamente il circuito primario. Si ha così una corrente continuamente interrotta nel primario, da cui induzione di corrente nel secondario. I due serrafili che si trovano sopra la bobina sono collegati al circuito secondario. Nella base dello strumento si trova un condensatore costituito da fogli di cartone e fasce di stagno.

Materiale e tecnica: legno/ottone/ferro/rame/bachelite/seta

Misure: altezza 17,5 cm, larghezza 9,4 cm, lunghezza 9,7 cm

Parole chiave: elettricità, elettromagnetismo

Collocazione: Istituto di Istruzione Superiore "Pietro Scalcerle" di Padova

Codice bene: 9