Pila di Volta

Lo strumento è stato acquistato dal Liceo G.B. Brocchi e inventariato per la prima volta nel 1954.

Inventore: Alessandro Volta, n.1745 - m.1827.

Datazione: secondo quarto sec. XX

Descrizione

Lo strumento è composto da alcuni dischetti di rame e di zinco intervallati da rondelle di stoffa, inseriti all'interno di una struttura composta da tre asticelle di vetro e da una base e un coperchio di legno. I dischetti di stoffa, imbevuti di una soluzione acida, permettono il passaggio di elettroni dalla piastra di zinco a quella di rame. In questo modo lo zinco si carica negativamente e il rame positivamente, creando così due poli opposti. Se la pila viene inserita in un circuito, essa genera un flusso di elettroni, cioè una corrente elettrica.
Le pile a colonna di Volta vennero presto abbandonate per il rapido indebolimento delle corrente prodotta, inconveniente che veniva attribuito non solo ai fenomeni di polarizzazione ma anche al fatto che i dischetti di metallo, premendo sui dischi di carta, ne espellevano rapidamente l’acqua salata o acidula contenuta. Le pile a colonna rimasero però largamente in uso nell’ambito della didattica.

Materiale e tecnica: legno/vetro/rame/zinco/ceralacca/panno

Misure: altezza 27,5 cm, diametro 13 cm

Parole chiave: elettricità, elettrostatica

Collocazione: Liceo G.B. Brocchi di Bassano del Grappa

Codice bene: 40

Bibliografia

  • Inventario del Gabinetto di Fisica del Liceo Brocchi, 1954 [Archivio del Liceo Brocchi]