
Inventore: Adalbert C. von Waltenhofen, n.1828 – m.1914. Fisico austriaco e docente all'Università di Innsbruk dal 1853.
Costruttore: S.I.A.S. (Società Italiana Apparecchi Scientifici), ditta fondata a Bologna nel 1956.
Datazione: terzo quarto sec. XX
Descrizione
Il pendolo di Waltenhofen, utilizzato per dimostrare l'esistenza delle correnti di Foucault e il principio di funzionamento del freno magnetico, è composto da una base di legno sulla quale sono fissate due bobine sormontate da due blocchi di ferro, detti espansioni polari. L'insieme di questi elementi costituisce un'elettrocalamita, alla quale è agganciato un telaio che sorregge un pendolo. Quest'ultimo è costituito da un braccio a cui vengono fissate lastre metalliche di diverso tipo le quali, oscillando, scorrono tra i due blocchi di ferro. Un generatore veniva collegato alle bobine creando, in questo modo, due poli opposti nei blocchi di ferro tra i quali si formava quindi un campo magnetico. Quando il pendolo veniva messo in oscillazione, in corrispondenza dei blocchi di ferro si creavano delle correnti parassite, dette di Foucault, che lo facevano rallentare fino a fermarlo completamente. In assenza di corrente, invece, il pendolo oscillava velocemente e veniva rallentato solo dalla presenza dell'attrito. Se la lastra metallica piena veniva sostituita con una a pettine, ora mancante, si generava una quantità minore di correnti di Foucault, e lo strumento necessitava di più tempo per fermarsi.
Materiale e tecnica: legno/ottone/rame/ferro/acciaio/materiale isolante
Misure: altezza 36,5 cm, lunghezza 20 cm, larghezza 11 cm
Parole chiave: elettricità, elettromagnetismo
Collocazione: Liceo G.B. Brocchi di Bassano del Grappa
Codice bene: 68
Bibliografia
- Inventario del Gabinetto di Fisica del Liceo Brocchi, 1954 [Archivio del Liceo Brocchi]