
Datazione: fine XIX sec.
Descrizione
I primi generatori elettrostatici a disco risalgono agli anni 1750 e diventano, con l’inizio del XIX secolo, i generatori a strofinio più diffusi in Europa. Citato nei manuali ottocenteschi come “macchina di Ramnsden”, questo particolare modello, detto di tipo francese, venne descritto da Ange de Villeneuve nel 1776.
Il disco in rotazione si carica positivamente per effetto triboelettrico sui cuscinetti, i quali scaricano il loro eccesso di carica negativa a terra. Per induzione, sulle punte dei pettini si accumulano cariche negative che si scaricano attraverso le punte e il vetro, passando vicino ai pettini, torna quindi ad essere neutro. All’estremità opposta dei tubi conduttori, sull’elettrodo, si accumulano intanto cariche positive.
Iscrizione: Pietro Pagnini Firenze
Materiale e tecnica: legno/vetro/metallo
Parole chiave: Elettrostatica, elettricità
Collocazione: Collezione del liceo Classico “Tito Livio” - Padova
Codice Bene: Inv. 11
Bibliografia
- Museo degli strumenti di Fisica del Liceo Tito Livio di Padova, Canova, 2010.