
Inventore: Edmund Culpeper (1660-1738)
Costruttore: Ditta “Dollond” di Londra, oppure un artigiano che incise il nome della ditta per approfittare del prestigio di essa
Datazione: XIX secolo
Descrizione
Il tubo ottico è sostenuto da tre bracci sagomati al centro dei quali si trova il tavolino portaoggetti. Fissato alla base circolare si trova lo specchietto per l’illuminazione. La messa a fuoco si ottiene facendo scorrere il tubo in senso verticale all’interno del cilindro che lo sostiene, modificando in tal modo la distanza relativa tra la lente oculare e la lente obiettiva. Lo strumento è conrredato da un astuccio di legno munito di un cassetto contenente diverse lenti e alcuni vetrini.
Si tratta del tipo di microscopio più diffuso nel corso del XVIII secolo. Fu messo in commercio per la prima volta da Edmund Culpeper (1660-1738), importante costruttore inglese di strumenti scientifici, che apportò significative modifiche al microscopio a treppiede di origine italiana, introducendo tra l’altro lo specchietto riflettente al di sotto del tavolino portaoggetti.
Vale la pena notare la firma incisa sul microscopio, che potrebbe essere attribuito alla famosa ditta “Dollond” di Londra se non fosse per l’errore di ortografia nel nome stesso del costruttore. Potrebbe certo essere un semplice errore, ma si tratta molto più probabilmente dell’opera di qualche altro artigiano che intendeva approfittare della fama della ben nota ditta londinese.
Iscrizioni: “Dollon London”
Materiale e tecnica: Legno, ferro, vetro
Misure: microscopio: diametro cm 8; altezza cm 25; scatola: cm 14x30x13,5
Parole chiave: Ottica
Collocazione: Collezione del liceo Classico “Tito Livio” - Padova
Codice Bene: 79
Bibliografia
- Museo degli strumenti di Fisica del Liceo Tito Livio di Padova, Canova, Treviso, 2010