Idolo
Classe e produzione: scultura/ statuaria votiva
Ambito culturale: ambito romano/ officina asiatica
Datazione: secc. II/ III d.C.
Descrizione:
Idolo di forma pseudo conica rivestito da un'ampia veste con pieghe aperte sul davanti e privo della parte superiore e di quella inferiore. Sopra la veste è presente una cintura istoriata, quasi un ampio grembiule, allacciata con una complicata serie di lacci sul retro della figura e suddivisa in tre zone: in alto la scena del Ratto di Persephone, nel mezzo un motivo floreale ed infine in basso una serie di larghe frange (ptéryghes), decorate con i segni dello Zodiaco. Secondo Elena Di Filippo Balestrazzi si tratterebbe della replica dell'idolo della dea Artemis Kybebe della città di Sardis in Lydia (odierna Turchia) così come doveva apparire, rifatto o rinnovato, dal II sec.d.C., quando è testimoniato dalla monetazione della Lydia di età adrianea.
Materiale e tecnica: Marmo pario/ scultura
Misure: altezza 15 cm, larghezza 12 cm
Provenienza: Museo Gualdo; raccolta del pittore David Hoyer; Collezione Mantova Benavides, Padova; Collezione Vallisneri, Padova
Collocazione: Università degli Studi di Padova, Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte
Codice bene: MB96
Bibliografia
- Minto Antonio, Di due sculture conservate nel gabinetto archeologico dell'Università di Padova, in "Ausonia" IV (1909), II, pp. 160-180.
- Di Filippo Balestrazzi Elena, L'idolo cosiddetto del Sole e l'Artemis Kybebe di Sardis, in Marco Mantova Benavides il suo museo e la cultura padovana del Cinquecento, Atti della giornata di studio nel IV centenario della morte 1582-1982 (Padova 12 novembre 1983), a cura di Irene Favaretto, Padova, Accademia Patavina, 1984, pp. 103-143.
- De Paoli Marcella, 19.Idolo cosiddetto del Sole, in Un Museo di Antichità nella Padova del Cinquecento. La raccolta di Marco Mantova Benavides all'Università di Padova, a cura di Irene Favaretto, Alessandra Menegazzi, Roma, Giorgio Bretschneider, 2013, pp. 42-43.