Testa maschile - Giove

Testa maschile

Classe e produzione: scultura/ rilievo

Soggetto: Giove

Ambito culturale: ambito culturale greco/ scuola di Afrodisia

Datazione: seconda metà sec. II d.C.

Descrizione:

La testa faceva parte di una figura su lastra ad altorilievo forse di carattere votivo. Essa era originariamente volta a sinistra e doveva essere vista di tre quarti e questo spiega la lavorazione meno accurata del lato sinistro del volto, originariamente meno in vista in quanto dalla parte della lastra di fondo. I lineamenti nobili e idealizzati indicano che si tratta di una divinità, mentre la caratteristica acconciatura che si innalza sulla fronte e la presenza della corona d'ulivo lo identificano come Giove Olimpico. Ad una condizione di visione da una certa distanza, tipica dell'altorilievo, è riconducibile anche la tecnica di lavorazione che gioca a creare netti contrasti tra le superfici. L'utilizzo molto generoso del trapano ha orientato la datazione al II sec. d.C. per confronto con la ritrattistica imperale di quel periodo ma anche con le realizzazioni coeve della scuola di Afrodisia.

Materiale e tecnica: Marmo a grana sottile, compatta, bianco-grigio chiaro/scultura,trapano

Misure: altezza 20.8 cm

Provenienza: Collezione Mantova Benavides, Padova; Collezione Vallisneri, Padova

Collocazione: Università degli Studi di Padova, Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte

Codice bene: MB92

Bibliografia

  • Beschi Luigi, Una testa di Giove nella Collezione di Antichità dell'Università di Padova, in Arte Antica e Moderna, 2 (1958), pp. 99-113.
  • De Paoli Marcella, 18. Testa di Giove, in Un Museo di Antichità nella Padova del Cinquecento. La raccolta di Marco Mantova Benavides all'Università di Padova, a cura di Irene Favaretto, Alessandra Menegazzi, Roma, Giorgio Bretschneider, 2013, pp. 41- 42.
  • Menegazzi Alessandra, Salemi Giuseppe, Faresin Emanuela, Un insolito punto di vista: osservazioni sulla testa MB92 tra reale e virtuale, in I mille volti del passato. Scritti in onore di Francesca Ghedini, Roma, Edizioni Quasar, 2016, pp. 1101-1110.