Fossile

Denominazione collezione: Collezione Catullo

Sistematica - Paleontologia

Regno: Animalia
Phylum/Divisione: Chordata (Vertebrata)
Classe: Osteichthyes
Ordine:
Famiglia:
Nome scientifico: Pycnodus gibbus Agassiz

Età geologica

Geocronologia (Cronostratigrafia)

Eon (Eontema): Phanerozoic
Era (Eratema): Cenozoic
Periodo (Sistema): Paleogene
Epoca (Serie): Eocene
Altre suddivisioni cronologiche: Eocene

Descrizione:

L’esemplare appartiene all’ordine dei Pycnodontiformi, che si estinse nell’Eocene. Gli esemplari di Bolca sono le ultime segnalazioni del gruppo. "Il giacimento di Monte Bolca", come lo chiamavano i vecchi autori, è conosciuto da molto tempo; la prima citazione risale al 1555. In quell’anno Andrea Mattioli pubblicò “Discorsi sopra Dioscoride”, dove faceva riferimenti al giacimento di Bolca e ai suoi fossili. Una prima collezione di fossili provenienti da questa località è datata 1571 e fu raccolta da Francesco Calceolari. Nel Settecento la Pesciara di Bolca, o almeno una parte di essa, era di proprietà del Marchese Scipione Maffei, veronese, amico di Vallisneri. Si ricorda che Maffei gli fece omaggio di una serie di pesci fossili di Bolca. Vallisneri e altri autori non dubitavano sull’origine marina dei fossili, ma erano perplessi e incuriositi su come poteva essersi formato il giacimento. A tal proposito si ricorda una lettera datata 1716, mandata da Sebastiano Rotari allo scienziato padovano, con una minuziosa descrizione della cava di Bolca. In un’altra lettera Luigi Ferdinando Marsili risponde a Vallisneri, dando informazioni sul giacimento di Bolca.

Località di raccolta

Continente/Subcontinente: Europa
Stato: Italia
Regione: Veneto
Provincia: VR
Comune: Vestenanova
Località: Bolca

Collocazione: Università degli Studi di Padova, Museo di Geologia e Paleontologia

Codice bene: 7433C

Bibliografia

  • Fornasiero Mg., Piccoli G., 2000- "I Fossili" . In Catalogo della Mostra "La curiosità e l'ingegno. Collezionismo scientifico e metodo sperimentale a Padova nel Settecento". Pp. 146-159, 13 ff., e p. 256, Università degli Studi di Padova, Centro Musei Scienfici, Padova.