A Padova, la scienza conobbe nel XVIII secolo un periodo di ricco fermento, segnato da personaggi quali Antonio Vallisneri e Giovanni Poleni.
Il primo, medico e naturalista, riunì fra la fine del Seicento e i primi decenni del Settecento una collezione che, nell’eclettismo tipico del periodo, costituiva di per sé un prezioso strumento di studio e di ricerca. La sua raccolta comprendeva reperti naturalistici, preparati anatomici, strumenti medici e scientifici, antiquaria ed exotica. Venne donata dal figlio all’Università di Padova nel 1733, dando così origine ai musei di storia naturale e al Museo di Scienze Archeologiche e d’Arte dell’ateneo patavino.
Altro personaggio eclettico, Giovanni Poleni occupò diverse cattedre presso l’Università di Padova, diventando nel 1739 il primo professore di filosofia sperimentale. Per il nuovo insegnamento, creò una raccolta di strumenti scientifici di circa quattrocento pezzi che utilizzò anche per le proprie ricerche.
Attraverso la presentazione di alcuni degli oggetti vallisneriani e poleniani tuttora conservati presso l’Università di Padova, il presente percorso propone un viaggio al cuore del Settecento patavino, un itinerario che si dipana fra arte, archeologia, storia naturale e fisica.