1Le Bambole, emblematici "giocattoli di genere"

Per noi oggi i giocattoli aiutano i bambini a crescere, a sviluppare la loro creatività, a influire sulle loro capacità motorie e cognitive; nel corso del tempo e presso molte culture i giocattoli sono stati utilizzati per suggerire, fin dai primi anni di vita, comportamenti da assumere una volta adulti.
Emblematiche in questo senso le bambole, ritenute adatte a favorire nelle bambine il radicarsi di atteggiamenti tipici del ruolo femminile, preparandole così a quello che la cultura dominante intendeva fosse il loro futuro: essere madri.
Il Museo dell'Educazione conserva molte bambole realizzate con diversi materiali e prodotte tra Ottocento e Novecento non solo in Italia; eccone alcune.

2Giocattoli maschili: i mezzi di trasporto

I giocattoli, nel corso del tempo e presso molte culture, hanno avuto non solo il compito di divertire ma anche quello di introdurre i più piccoli nel mondo adulto.
Se in passato, per le bambine, essi erano legati al ruolo domestico della donna, per i maschi rimandavano al lavoro e alle attività produttive.
Ecco quindi che, per quest'ultimi, tra i giocattoli più diffusi troviamo tutti i mezzi di trasporto – terrestri, navali, aerei – utilizzati nel commercio, negli spostamenti, nel lavoro dei campi. A volte si tratta di riproduzioni in miniatura, a volte di oggetti proporzionati all'uso infantile; in alcuni casi realizzati artigianalmente, in altri dall'industria; comunque sempre donati per fare, dello svago, un momento di crescita.
Il Museo dell'Educazione conserva molti di questi giocattoli e se ne propongono qui alcuni esemplari.

3Giochi da tavolo educativi e didattici

Il gioco è una delle principali modalità attraverso la quale i bambini apprendono divertendosi, proprio per questo nel tempo sono stati ideati giochi educativi e istruttivi attraverso i quali si cercava di offrire al bambino un primo approccio alle conoscenze e una prima forma di istruzione. Inoltre, a partire dagli ultimi anni del XIX secolo si vide la presenza nelle aule scolastiche, tra i sussidi didattici, di alcuni giochi che avevano appunto lo scopo di allietare, almeno in parte, le fatiche dell’apprendimento e coinvolgere e interessare anche gli alunni più difficili.
In particolare furono due i giochi che, per loro natura, si prestavano facilmente a modifiche finalizzate a esigenze formative: il gioco dell’oca e la tombola.
Il Museo dell’Educazione conserva diverse versioni di questi giochi educativi e didattici, si propongono qui due esempi di gioco dell’oca ed alcuni di tombola.